Per la festa del 2 giugno, la regione Toscana ha regalato all’Italia un esempio di civiltà giuridica e costituzionale. Nonostante l’ostruzionismo messo in campo da parte del centro destra, impegnato ad alimentare paure infondate nei confronti dei cittadini immigrati, la maggioranza ha saputo mandare avanti con convinzione l’iter. Sostanzialmente la nuova legge regionale non sconvolgerà la vita dei toscani, ma ha saputo dare un segnale forte, in questi tempi di linciaggio mediatico e politico dello straniero. Ha saputo ribadire con forza che i diritti delle persone, in quanto esseri umani, non sono negoziabili e neanche barattabili per un pugno di voti in più. Ha saputo urlare che l’Italia ha una COSTITUZIONE che questi principi li prevede, si tratta solamente di metterli in pratica. Ha saputo dare un segnale forte a chi, anche dentro il PD, è scettico su questo tema. Ha saputo affermare che per fare delle buone leggi, rispettando la legalità e il rispetto delle regole, ci si può basare anche su norme ispirate a principi di uguaglianza e pari opportunità. Ha saputo vedere nel cittadino immigrato che vive in Toscana, che contribuisce alla crescita, allo sviluppo, una persona prima di tutto, e non solamente un numero. Bene, oggi sono orgoglioso di vivere in Toscana ed ho un motivo in più per aspirare a diventare a pieno cittadino di queste regione.
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