NON HO MOLTO DA DIRE SALVO ESPRIMERE IL PIACERE DI RICEVERE NOTIZIE DA ROMANO PRODI E PARLARE DI QUEL MONDO CHE, IN ITALIA, SI RESTRINGE OGNI GIORNO.
I TELEGIORNALI SOMIGLIANO SEMPRE PIU' AI FILM LUCE DOVE LE "NOTIZIE DALL'ESTERO" SONO VISTE COME LONTANE, STRANE, CURIOSE.
PER FORTUNA DI TUTTI C'E' INTERNET ED I SATELLITI.
INSOMMA CI SI ARRANGIA, SI PARLA TRA AMICI, SI TENTA QUALCHE INIZIATIVA, SEMPRE DIFFICILE DA SPIEGARE PERCHE' SI DOVREBBE TORNARE A FAR CAPIRE QUAL'ERA L'IDEA DELL'ULIVO.
EPPURE SI DOVRA' RIPARTIRE DI LI' SE VORREMO RIPRENDERE IL CAMMINO, COME IL CICLISTA RIMASTO INDIETRO CHE, PUR IN RITARDO, NON PUO' RITIRARSI E, MAGARI CON TANTO DISTACCO MA DEVE ARRIVARE.
IO HO QUASI L'ETA' DEL PROFESSORE (1940), MI SONO OCCUPATO PER ANNI E ANNI DI EROGAZIONE CREDITO (SULLA CRISI VI RISPARMIO IL MIO "I TOLD YOU SO"), ORA SONO IN PENSIONE E CERCO DI TENERE IL CERVELLO IN ORDINE.
GRAZIE. SCRIVETE ANCORA.
FRANCO DE SANTIS

Sottoscrivo il post del Signor Franco ( età esclusa ..... ).

Grazie, e torneremo, torneremo e molto presto.

Stratos

Condivido . Probabilmente alla base della attuale situazione vi e' un problema culturale nazionale, Mi si perdoni il paragone , ma penso alla scarsa resistenza degli ebrei nei confronti degli esordi dell'Olocausto.
Certo , e' un paragone eccessivo , ma il popolo ebraico sembrava inebetito ed impotente di fronte alle (pur contradittorie ed arroganti) sceneggiate drammatiche del regime.
A par mio ci serve innanzitutto una morale , una cultura , una dignita' , una fierezza che non vedo in giro.
Certo la comunicazione non verbale dell'ulivo gradualmente e' diventata obsoleta , e su questo tutti siamo corresponsabili ; ci si riuniva con vecchi riti ottocenteschi mentre la comunicazione avveniva , e avviene , su altri parametri. Non sappiamo comunicare cose giuste. E' come quando in casa c'e' un adolescente ; non basta parlare , occorre comunicare in modo non verbale.
Imitare l'avversario , non conoscendo la materia , si e' rivelato ingenuo. L'Ulivo puo' essere annaffiato , attraverso una rivoluzione morale e culturale.