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Democrazia nei paesi in via di sviluppo
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Autore:  Monga K. Eddy [ 02/07/2009, 10:28 ]
Oggetto del messaggio:  Democrazia nei paesi in via di sviluppo

In questi ultimi mesi, abbiamo notato la tendenza da parte dei militari dei paese in via di sviluppo a volere imporre il modo loro di concepire la democrazia.
Se non si mette un freno a questa tendenza, tutti gli sforzi fatti in questi utlimi anni dalla comunità internazionale saranno persi.
In africa invece la tendenza è di prendere la armi faccendo dei movimenti di rebellione per poi accedere al potere mediante i "Governi di unità nazionale". Quando è così, le giovani generazioni hanno difficoltà a capire perchè devono votare.
Occorre prendere in seria considerazione il problema di stabilità dei paesi africani sopratutto in questo particolare momento in cui c'è la contrapposizione tra Oriente ed Occidente nei rapporti con l'Africa.

Dr Monga

Autore:  nicolocavalli [ 15/07/2009, 21:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Democrazia nei paesi in via di sviluppo

di base, sono tutte cose giuste. il punto è come declinarle. concretamente, dico. non servivano gli economisti che a un certo punto (comunque troppo tardi) hanno scoperto le istituzioni e il loro ruolo per capire che la qualità dello sviluppo economico, che non può non essere anche sviluppo umano, riposa in larga misura sulla qualità delle regole e gli incentivi che stanno alla base del mercato, che lo orientano e lo spingono verso i suoi esiti positivi e possibili, invece di quelli, pur sempre possibili, ma assolutamente deleteri. insomma, la qualità delle istituzioni è fondamentale. ma non è detto che democrazia sia sinonimo di qualità , o di equidistribuzione delle risorse. la democrazia è il meno peggio dei sistemi se funziona. altrimenti è un grande spartizione di una torta che si suppone "di tutti" ed è invece dei soliti pochi. quindi, cosa fare? l'intervento unilaterale dei paesi occidentali mi sembra non faccia altro che perpetrare gli squilibri e le distorsioni conosciuti fino ad oggi. processi decisionali multilaterali su un piede di parità, per lo sviluppo istituzionale umano ed economico dei paesi africani sarebbero invece forse il viatico migliore per un mondo all'altezza delle aspettative. mi stupisco che l'italia non abbia ancora messo in atto una vera e propria politica estera improntata a questo tipo di rapporti internazionali, visto il suo supposto e sempre più teorico "ruolo strategico" nel mediterraneo.

Autore:  formica [ 20/07/2009, 14:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Democrazia nei paesi in via di sviluppo

nicolocavalli ha scritto:
processi decisionali multilaterali su un piede di parità, per lo sviluppo istituzionale umano ed economico dei paesi africani sarebbero invece forse il viatico migliore per un mondo all'altezza delle aspettative.

Questa dovrebbe essere la politica europea, per l'Africa. Non tanto italiana o nazionale.
In assenza di questa, la democrazia latita e certi governi africani preferiscono il link con la Cina (che non si fa certo problemi sulla qualità della democrazia dei paesi africani) o la Russia.

Ciao

Autore:  Sara Chiappetti [ 26/08/2011, 10:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Democrazia nei paesi in via di sviluppo

Nella 2° conferenza della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli si è messa in rilievo la necessità e l'urgenza di agire sulla politica africana prima ancora che in quella italiana per il problema dell'immigrazione. E' un discorso analogo a quello della prevenzione di malattie o di disastri naturali. Non cerchiamo rimedi al problema, ma cerchiamo di far sì che non si verifichi.
Un'intera sessione è stata dedicata a: "Pace, sicurezza e democrazia".

"While one of the priorities should remain active conflict management to create a stable and secure environment at the national, regional, and continental levels, the intimate relationship between democracy and political stability should not be overlooked. The recent events in North Africa have shown something that we already knew from historical experience: that only democratic institutions can ensure long-term political stability.
History has taught us, however, another fundamental lesson that we have often disregarded in the past; in order to plant its roots and to be stable, democracy needs to experience economic growth. While security is a prerequisite for both long-term sustainable development and democracy, economic growth is a necessary requirement for the strengthening of newly-born democracies. From this point of view, the recent decision by the G8 to offer financial assistance to the Arab world, firstly to Tunisia and Egypt, should not only be commended, but should be followed by similar actions from other countries and international players."

Se una delle priorità dovrebbe rimanere la gestione dei conflitti per creare un ambiente stabile e sicuro a livello nazionale, regionale e continentale, lo stretto legame tra democrazia e stabilità politica non dovrebbe essere ignorato. I recenti avvenimenti in Nord Africa hanno mostrato qualcosa che noi abbiamo imparato dalla storia: che solo le istituzioni democratiche possono assicurare una stabilità politica a lungo termine.
La storia ci ha insegnato, comunque, un'altre lezione fondamentale, che in passato abbiamo spesso ignorato: per radicarsi e per stabilizzarsi, la democrazia necessita della crescita economica. Mentre la sicurezza è un prerequisito sia per lo sviluppo sostenibile a lungo termine sia per la democrazia, la crescita economica è un prerequisito necessario per il rafforzamento delle democrazie appena nate. Da questo punto di sìvista, la recente decisione da parte del G8 di offrire un sostegno finanziario al jmondo Arabo, principalmente alla Tunisia e all'Egitrto, non dovrebbe soltanto essereessere lodata, ma dovrebbe errere seguita da iniziative simili da parte di altri Paesi e di rappresentanti internazionali.

Le Nazioni Unite si propongono di assicurare la democrazia in 128 Paesi, come riportato su un video ufficiale dellìiniziativa: "One day on earth", e supportano un'elezione ogni due settimane per garantire liste elettorali attendibili e credibili.
Se nella 1° che nella 2° conferenza della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli si è conferita molta importanza al ruolo del regionalismo, tanto da farlo essere il punto focale per la risoluzione dei problemi di sviluppo in Africa, anche Obama, in uno dei suoi primi discorsi di presentazione, aveva ammesso che l'America non può risolvere i problemi del mondo da sola e aveva dichiarato che fosse pronta a guidare il cambiamento, perché la democrazia non può essere imposta dall'esterno.
Questo concetto è stato espresso, il 15 e il 16 Ottobre, anche in occasione delle "Giornate del lIbro politico a Montecitorio".

Sappiamo bene, però, che la democrazia non è esente per sua natura da possibili degenerazioni; è sufficiente che il popolo si disinteressi alla politica per ché si possa instaurare un potere nei fatti oligarchico ed egoistico. Per questo è importante tenere sotto controllo le rivoluzioni che si richiamano alla democrazia.

Per lo stato della democrazia in Africa:
http://www.ilcaffegeopolitico.net/centr ... sp?pID=697 http://www.ilcaffegeopolitico.net/centr ... sp?pID=704 http://www.ilcaffegeopolitico.net/centr ... sp?pID=710

Autore:  Sara Chiappetti [ 26/08/2011, 12:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Democrazia nei paesi in via di sviluppo

Molto interessanti anche le parole del Presidente della Nigeria Asiwaju Bola Ahmed Tinubu: http://www.chathamhouse.org/sites/defau ... tinubu.pdf

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